Qualche consiglio per avvicinarsi al patchwork in modo utile e divertente!

Come sia nata la mia passione per il patchwork, è ormai noto a molti: Aghi e fili sempre presenti in casa, tessuti di ogni tipo e quella grande passione per i telefilm americani che vedevano negli sfondi coperte colorate.

La voglia di imparare a cucire quadrati e triangoli colorati per ottenere disegni geometrici, mi ha poi accompagnato alla ricerca di insegnamenti tecnici, in modo da ottenere un’autonomia creativa.

All’inizio, senza alcuna esperienza, ho disegnato sulla stoffa con la matita HB, poi,tagliato con le forbici da sarta che erano “nascoste” nel cestino da lavoro della mamma. Cucivo già con la macchina, una meccanica della Borletti che aveva il mobile incorporato, molto rumorosa e molto pesante, tanto che potevo cucire solo di giorno, perché,la sera il papà riposava.

Non mi veniva proprio nemmeno una cucitura e a furia di “rifilare” per vedere se fosse meglio, il pezzettino che partiva dai  10 cm di lato, diventava un poligono irregolare che faceva inorridire anche il criceto di casa, che decideva di non “ girare più sulla ruota”.

Ricordo che la prima volta che sono riuscita a cucire 15 quadratini di tessuto con le cuciture perfette, ho festeggiato con un cono gelato.

Fino ad allora, nessuno mi aveva spiegato che in America, erano già state inventate alcune attrezzature che avrebbero rivoluzionato e divertito il mondo infinito delle amanti del patchwork.

Ho deciso dunque di condividere con voi la mia esperienza e di consigliarvi uno starter kit per iniziare ad entrare nel mondo del patchwork.

Si continuava a cucire patchwork con la tecnica all’inglese, con mascherine di carta che venivano tagliate e utilizzate come guida di taglio e cucitura, con piccoli punti a mano che dovevano essere il più possibile invisibili e “forti” tanto da durare nel tempo. 

La praticità americana, ha fatto si  che  nel tempo, uno dietro l’altro, il numero di “notions” aumentasse in continuazione con studi più o meno “ingegneristici” di attrezzature che ancora oggi conservo accuratamente nelle mie scatole da lavoro. Alcune squadre da patchwork  puoi vederle qui.

Senza volere esagerare, però, direi che per un’aspirante quilter che scopre la sua passione magari leggendo questo mio blog, o curiosando tra i video del mio profilo fb o su Youtube, consiglio uno starter kit con il quale, per un po’ si può poi fare pace con il portafoglio e creare fantastici progetti.

Come se stessi parlando a una lezione a tu per tu, scelgo per te i prodotti migliori e più utili. 

Ecco l’elenco del mio starter kit per aspiranti quilter!

  1. Piano di taglio: mi sentirai chiamarlo “MATTA”, parola che non vuole fare riferimento a ciò che pensa di te la nostra amica “allergica ad ago e filo” guardando la tua nuova passione di prendere dei tessuti, tagliarli a pezzi , per poi rimetterli insieme…,ma ad un tappetino in inglese “MAT” in gomma speciale, con dei disegni su entrambi i lati ( ricorda che questo è un dato importante). In commercio ce ne sono di varie misure, da piccolo tipo A4, fino a grande anche 2mt x 2mt.  E’ sufficiente, all’inizio la misura da 45cm x 60 cm , comoda da riporre quando non la usi, ma grande abbastanza per potere appoggiare il tessuto e tagliarlo anche nella sua altezza. Sui due lati riporta due sistemi diversi di misurazione: il sistema metrico decimale da un lato e la misurazione in “pollici” dall’altro. Ti sembrerà strano ma imparerai utilizzare di più la parte in pollici, perché essendo questo un hobby americano, seguirai più facilmente cartamodelli e indicazioni originali. Questo tappeto è ESSENZIALE  perché, oltre ad aiutarti nella misurazione, supporta il taglio del tessuto che effettuerai con l’aiuto di un cutter a rotella, senza subire troppi “problemi” e senza tagliare direttamente il tavolo in noce della cucina.Inoltre, quei famosi “segni” che riporta sono utilissimi per misurare i vari pezzi di tessuto che poi andremo a cucire.

  1. Cutter rotondo da tessuto: ne esistono di varie qualità, prezzi e misure, e anche in questo caso, ho, nel tempo, provando varie “marche”, constatato che la Olfa produce una buona qualità di cutter, di media spesa, ma resistenti nel tempo. E’ un prodotto indispensabile per il taglio del tessuto per patchwork. Infatti, sarai tentata di utilizzare le forbici, anche le più affilate e preziose, ma il taglio non sarà mai così preciso e netto. E’ uno strumento molto affilato, e lo deve essere per la qualità del risultato, ma , cosa che dico spesso in tutti i corsi, c’è ancora molta gente che tende a lasciare il cutter aperto sul tavolo, cioè con la lama esposta. Il suo taglio sulla pelle è davvero molto doloroso e profondo, per cui mi ostino a fare osservazione in merito. Anche in questo caso gli americani hanno notato questa sorta di distrazione di massa della quilter disordinata, per cui hanno creato cutter con varie metodologie di “sicurezza”, dalla lama da chiudere manualmente, alla lama sempre chiusa, che “esce” solo nel momento in cui appoggi il cutter in perpendicolare al tessuto, oppure quando impugni il manico che stringi una leva. Il consiglio, quindi, è quello di fare un esame di coscienza e capire che se la distrazione fa parte delle nostre abitudini, scegliamo un prodotto che ci aiuti. Soprattutto, poi se in casa circolano bambini “curiosi” che potrebbero farsi male.

  2. Righello per patchwork: ti dico già che non sto parlando del righello che usavi durante le lezioni di geometria a scuola alle medie, ma di uno strumento vero e proprio studiato per il patchwork. E’ fatto in plexiglass trasparente e, a seconda delle aziende produttrici, e del motivo per cui è stato studiato, puoi trovare in commercio una quantità infinita di “squadre da Patchwork”. Considerando la squadra da inserire nel tuo STARTER KIT, quindi, deciderai se lavorerai in cm oppure in pollici. Nel caso, acquistane 2, che tanto prima o poi le userai comunque, ma assicurati di acquistare un prodotto che sia preciso nelle misure. I primi “righelli” che ho acquistato circa 25 anni fa, erano trasparenti con la scritta gialla. Sono ancora ottimi, e molto precisi, sia con ala misurazione in cm  che in inch. Da circa 4/ 5 anni, sono statti perfezionati e sono stati realizzati in un plexiglass traslucido con le scritte in nero. Quando li ho provati non li ho più lasciati: la parte traslucida che è sul retro del righello,non è liscia come sul davanti, ed è stata studiata per fare “aggrappare” meglio la squadra al tessuto. Infatti, con le altre squadre, dovevo sempre premere molto con la mano sinistra aperta, per evitare che, durante il taglio, si spostasse, mentre ora, con questo accorgimento, la squadra rimane molto più ferma, risparmiando fatica e “tensione”. Le misure sono tante, per tutte le esigenze, per cui si parte da righelli da 1” per arrivare a grandi numeri. Per iniziare consiglio la squadra da 6” x 24”  o 15cm x 60 cm. Non basta per fare patchwork, ma per iniziare si.4

  3. Squadra di Doug Leko: se dovessi iniziare a cucire patchwork utilizzando la misurazione in pollici, procurati anche questa squadra, ti sarà indispensabile. E’ un vero prodotto PERFETTO, per tutto il patchwork. Non basta avere solo questa, ma è indispensabile avere anche questa. Da quando l’ho scoperta, non l’ho più abbandonata. Nel mio cassetto c’è sempre , e quando preparo i tagli dei tessuti, è lì sul tavolo da lavoro. E’ molto precisa, ti aiuta a rifinire col margine di cucitura giusto, a squadrare in maniera “perfetta” i blocchi, e, perfino il FLY GEESE è sempre perfetto.. ( ah scusami… magari non sai cosa sia.. ma ti garantisco che se stai iniziando ora a fare patchwork… .. presto vorrai cucire i triangoli sul bordo di un quilt… )



Direi che se hai deciso di aggiudicarti uno starter kit come questo che ti ho appena descritto… ti manca solo di acquistare la tua collezione preferita di tessuto, guardare un  mio video tutorial e incominciare a cucire.

Ma credo di avere tralasciato 3  informazioni importanti:

  1. Il  tessuto : utilizza SEMPRE E SOLO tessuto di alta qualità. I cotoni americani per patchwork, come dice la parola, sono studiati apposta per il nostro hobby; sia nei colori, nel design, e , soprattutto, nella qualità. Bagnali prima con acqua fredda, detersivo delicato, e, per sicurezza una pezzetta salva colore. Centrifuga ad una media velocità, lascia asciugare all’aria, o se hai premura, utilizza l’asciugatrice ad una temperatura medio bassa. Stira,poi bagnando con l’amido americano che renderà il tessuto stabile durante la lavorazione.

  2. Macchina per cucire:  molte volte, mi viene detto: vorrei una macchina per cucire, che non costi troppo, basta che mi faccia le cuciture.. LOL….  Ovvio… ma.. siccome stai pensando di divertirti con un Hobby artigianale, che ti ha attirato per la sua bellezza, munirsi di uno strumento che non ti renda impossibile il risultato finale degno di un  wow,  scegli una macchina per cucire stabile, che abbia piedini da patchwork sia che tu lo lavori in cm o in inch, che abbia qualche punto decorativo, soprattutto il punto festone, nel caso tu voglia divertirti con l’appliquè, e che possa supportare un piedino adatto alla trapuntatura di 3 strati di tessuto compresa l’imbottitura, senza “rovinarti” il lavoro quasi finito. 

  3. Il filo per cucire:  il filo che usi, nella maggior parte dei patchwork a blocchi, non si vede.. ma.. tiene insieme il nostro “stupendo lavoro”. E deve avere questa caratteristica per tanto tempo, perché il nostro quilt avrà una vita lunga, fatta di "esposizioni", utilizzo lavaggi e stirature. Non lesinare sulla scelta del filo. Non utilizzare filati a “ basso prezzo” perché convenienti. La convenienza, è la durata nel tempo, sia come tenuta ( non deve spezzarsi) sia, soprattutto come colore, che deve “ tenere” alla luce e ai lavaggi, per evitare di avere un quilt rosso, per esempio, col filo che nel tempo diventa fucsia… Ti consiglio il filo “AURIFIL”, e il mio preferito è il tutolo 40. E’ un puro cotone ritorto, con la certificazione OEKO-TEX®  che  è un sistema di controllo e certificazione indipendente e uniforme a livello internazionale per le materie prime, i semilavorati e i prodotti finiti del settore tessile ad ogni livello di lavorazione, oltre che per i materiali accessori utilizzati.


Credo di averti detto tutto riguardo un buon inizio di un Hobby divertente e di grande qualità. Se vuoi qualche consiglio in più, non esitare a contattarmi sia tramite il form contatti che tramite i miei canali social :)

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