Il Baltimora: il patchwork dei fiori

L’immensa eleganza degli arazzi cuciti con arte dalle quilters, ha attirato l’attenzione di molte appassionate che sono venute a visitare la mostra.

Lo stile Baltimora, nacque nei primi anni dl 1800 a Baltimore nel Maryland, dove un gruppo di donne Quacquere, si riunivano a cucire arazzi per le case dei più facoltosi abitanti della città. 

La loro discendenza inglese le aveva portate a riprendere lo stile che in Inghilterra imparava già da qualche anno, dove le quilters ritagliavano dai tessuti da arredamento i fiori stampati e li applicavano su teli bianchi. Questo tessuto era il Cinz, che in Inghilterra era disponibile, perché prodotto nelle colonie britanniche in India. 

Negli stati uniti, reperire questi tessuti era allora complicato, i mezzi di trasporto di allora lo rendevano anche costosissimo, per cui l’ingegno femminile aveva trovato la soluzione di disegnare i fiori, e riportarli sul tessuto con il metodo dell’appliquè.

L’idea di disegnare l’abbondanza attraverso la rappresentazione della natura nel suo più grande splendore e le cornucopie a rappresentare la fortuna, ha fatto sì che lo stile così  minuzioso e colorato diventasse una vera e propria tendenza.

Il nome corretto dei quilt realizzati con questo stile è ALBUM BLOCK BALTIMORA, in riferimento al fatto che i blocchi quadrati che formavano il top, erano come pagine di un album di raccolta della rappresentazione dei fiori.

Le bordure, poi erano realizzate con svariate tecniche , ma il più delle volte venivano cuciti i tessuti a forma di drappo per arricchire così la cornice.

Come detto in precedenza, il fine dei quilt in stile Baltimora è quello di diventare un arazzo, più che un copriletto, anche perché il vero tradizionale stile , richiede la realizzazione di disegni tridimensionali con spirali di tessuto a rappresentare la dalia, o pieghe di tessuto per i boccioli di rosa, per cui il peso del quilt assumeva dei valori importanti, difficile da sopportare come coperta. 

Tuttavia, la necessità di abbellire anche il proprio letto, e creare quilt utili, ha fatto sì che, mano mano  lo stile si perfezionasse per vari usi. 

Il quilt Baltimora, veniva anche cucito come regalo per la sposa, e molte volte, i vari blocchi venivano preparati da diverse quilter, che firmavano il proprio blocco e il tutto rimaneva come dote in famiglia.

Verso il 1850 la realizzazione di trapunte per album di Baltimora quasi cessò. Le questioni dei diritti degli stati e della schiavitù dominavano la politica e le preoccupazioni popolari, e nel 1861 la guerra civile consumò le menti di tutti gli americani.

Dopo questo periodo le quilter continuarono ad attingere alla tradizione delle trapunte dell'album di Baltimora disponendo le loro trapunte in blocchi, anche se ora forme geometriche come stelle a otto punte o soggetti botanici - senza alcuna relazione particolare con il Maryland - sono cuciti nei quadrati. Elaborate trapuntature riempivano gli spazi che un tempo occupavano versi e nomi.

La mostra realizzata da me nel 2022 a Laveno ha radunato opere di quilters italiane che con grande passione e perizia hanno cucito negli anni. 

Ho così pensato di radunare circa 20 disegni in stile Baltimora e  proporli in mini kit che, assemblati possono trasformarsi in un quilt , ma che realizzati  a scelta, possono costituire piccoli progetti di uso quotidiano nelle case o personali, es. cuscini, borse, o piccoli arazzi. 

I cuscini realizzati in stile Baltimora con tessuti Moderni e batik sono molto apprezzati nel mio negozio.

Le tecniche di realizzazione, ormai nel XX secolo sono svariate e il mercato, la moda o le abilità ci lasciano spazio per cucire opere d’arte in modi svariati: Appliquè all’inglese, applique a macchina, applique modern, con tessuti di cotone, lana o addirittura in jeans, come la mia ultima borsa cucita in questi giorni.

Non resta che lasciarsi divertire dalla natura e dai colori, e dipingere col tessuto un progetto che non ha età nel gusto e nello stile.

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