Una Masterclass da ricordare

Non si può dire che non sia “ abituata” a tenere corsi sia online che in presenza, diciamo che sono anni in cui condivido tutto ciò che conosco nel campo del patchwork e del quilting.

Ogni esperienza, però, è unica, perché, malgrado le tecniche possano ripetersi, e, sicuramente migliorare, ci mancherebbe, le persone sono sempre diverse, soprattutto, se la Masterclass, si svolge in una sede differente dal mio luogo di lavoro.

Cambiando località riesco a conoscere persone, nuove, nuove amiche appassionate dello stesso mio lavoro, che, rispondono ad esigenze diverse, e questo rende davvero speciale gli incontri.

Non ero mai stata a Mantova , o meglio ero stata anni fa per partecipare a due edizioni di Quilting Day della Lombardia, invitata dall’allora delegata regionale Benedetta Cantoni, e, avevo ammirato una città stupenda che, quando ho visto spuntare dal vetro del pullman che ci accompagnava, mi è sembrato di entrare in una favola..

Questa volta, la bellezza, è incominciata con il viaggio, durante il quale ho assaporato in anticipo, il momento in cui avrei visto di persona le mie alunne. Dico di persona, perché, seppure avessi scambiato i messaggi sul gruppo dedicato, incontrarsi, scambiarsi un abbraccio, guardarsi negli occhi, ha sempre un  so che di speciale.

Per tutto il viaggio, poi, ho cercato di immaginare chi, timoroso di non riuscire a cucire , aveva mille dubbi, e chissà perché, timore. Malgrado mi fossi preparata da tempo, ho ripensato per tutte le 3 ore di viaggio che mi hanno accompagnato da Laveno Mombello, a come trasmettere il gusto e il piacere, di un lavoro rilassante e.. sicuramente… ZEN..

L’incontro è stato divertente, pieno di gioia, con abbracci e saluti impazienti. La dott. Cucito Family, super professionale e umanamente fantastica, ci ha messo tutte a nostro agio con tavoli grandi, un locale spazioso, molto illuminato e, all’occasione, riservato. Ogni attrezzatura anche impensabile, disponibile nel negozio, tutto dedicato alla passione della quilter..e non… insomma… COME ANDARE AL PARCO GIOCHI.

Per le alunne ho preparato un fascicolo con concetti importanti e concisi, e con fotografie utili a focalizzare i punti principali della tecnica, un kit  formato da un imparaticcio di tessuto, uno stencil in Omaggio come regalo e come ringraziamento, e un messaggio personalizzato da conservare..

Abbiamo iniziato alle 9,35 precise, quasi come un orologio svizzero… e piano piano, ho incominciato a sentire il rumore delle macchine per cucire che suonavano una musica, un ritmo costante, continuo e preciso… PROPRIO QUELLO CHE VOLEVO.. un ritmo rilassato, dove capisci che chi sta quiltando..è entrata nel mood, e si è lasciata indietro le paure… le incertezze…  Nessuno più sospirava, o si lamentava… ognuno, concentrato.. ha goduto ogni istante della creatività… e io sono stata molto felice…

Abbiamo pranzato alle 14,00, perché non ci eravamo nemmeno accorte del tempo che è trascorso… poi abbiamo chiacchierato, cui siamo conosciute ancora un po’ e abbiamo persino brindato al nuovo acquisto di un’automobile utilizzata per la prima volta, proprio per percorrere la strada verso Mantova.

Durante la pausa, abbiamo guardato delle slide in cui avevo raccolto delle fotografie di quilt, in occasione di una fiera estera che ho visitato, e abbiamo analizzato i lavori, raccolto gli spunti, e studiato i diegni.

        

Prima di terminare, chi ha portato con se un top pronto da quiltare ha avuto modo di studiare il quilting insieme con noi e prepararsi il lavoro per casa.

Il corso si è poi ripetuto anche domenica, con nuove alunne, con alunne già più esperte, ma anche con alunne che, per la prima volta, hanno visto una tecnica di quilting, e hanno partecipato prorpio con l’intenzione di dedicare  a se stesse una giornata di conoscenza e creatività. Anche loro sono tronate con un bagaglio e una conoscenza, unita alla capacità di esprimersi  con il proprio hobby..

A MIO PARERE NON C'E' NIENTE DI PIU'BELLO..

 

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