Amish Una comunità fuori dal tempo

UN MONDO FUORI DAL TEMPO.

Gli Anabattisti furono violentemente perseguitati a Zurigo a partire dal 1525 perché non accettavano il battesimo dei bambini e perché rifiutavano la gerarchia della chiesa

riformata e l’autorità spirituale dello Stato. Tutto era cominciato nel 1524 con uno scritto di Conrad Grebel che affermava che “ i bambini che non sono ancora in grado di riconoscere la differenza tra il bene ed il male e non hanno ancora gustato i frutti dall’albero della sapienza, saranno sicuramente salvati grazie alle sofferenze di Cristo in croce (…)Quindi, riferendoci ad alcuni scritti, possiamo concludere che il battesimo dei bambini non ha alcun senso, in quanto interpretazione blasfema delle Sacre Scritture”.

 

Le persecuzioni furono facilitate poiché gli Anabattisti erano seguaci della non-violenza e della non-resistenza. Nel 1536 un prete cattolico olandese di nome Menno Simons si unì al movimento anabattista riorganizzandolo. Da quel momento gli Anabattisti furono riconosciuti con l’appellativo di Mennoniti.

 

Dopo la fine della Guerra dei Trent'anni alcuni Anabattisti svizzeri, fuggirono dalle persecuzioni, iniziando un’emigrazione verso l’Alsazia, devastata dalla guerra. Docili e grandi lavoratori, vennero dapprima bene accolti ed il Governo affittò loro alcune proprietà terriere.

 

Non è ben chiaro quando esattamente il giovane vescovo mennonita svizzero Jacob Ammann emigrò dal Canton Berna per stabilirsi nella congregazione alsaziana di Markirch (oggi Saint Marie aux Mines in Alsazia). Molto presto Ammann iniziò delle dispute con i pastori svizzeri e quelli del Palatinato (altro rifugio degli Anabattisti).

Principale oggetto della disputa: l'obbligo della comunione due volte l’anno e l’allontanamento fisico, con la messa al bando, dei peccatori.

 

Altre divergenze separarono gli Anabattisti. Per questo motivo Jacob Ammann pretese l’uniformità e l’estrema semplicità degli abiti al fine di accentuare l’identità di gruppo e non quella dell’individuo. Questa esigenza si può ancora oggi osservare negli Amish degli Stati Uniti (lo stesso discorso vale per il taglio di capelli e la barba che l'adulto è tenuto a far crescere dopo il matrimonio). A quell’epoca la scissione prese corpo a Saint Marie aux Mines, e precisamente nel 1693. Gli Anabattisti che seguirono Ammann furono riconosciuti con il nome di Amish ( nel dialetto alemanico, per il nome Ammann veniva usato il diminutivo “Ami”, che è poi diventato “Amish”).

 

Nel 1712 la più gran comunità Amish si trovava in Alsazia. Ma i cittadini alsaziani indignati dal fatto che gli Amish (come pure i Mennoniti) venissero esentati dal servizio militare, contro il pagamento di un’imposta speciale, sporsero denuncia. Forse erano semplicemente gelosi di questi contadini prosperosi ed economicamente capaci di pagare tali imposte. In seguito al reclamo, Luigi XIV decise, tramite una lettera datata 13 agosto 1712 di espellere gli Amish ed i Mennoniti dal territorio francese, visto la non appartenenza a nessuna delle tre religioni menzionate nel trattato di pace firmato alla fine della Guerra dei Trent’anni…

 

L’ordinamento reale diede un colpo terribile agli Amish che già soffrivano sotto una persecuzione socio-economica. Un piccolo numero emigrò nella Lorena, un altro sparuto gruppo raggiunse il territorio di Montbéliard. Nel frattempo, un numero particolarmente importante di Amish e Mennoniti emigrò verso la Pennsylvania, dove William Penn accoglieva tutti i perseguitati religiosi d'Europa (Quakers, Hutteriti,


mennoniti, Amish, ecc.). Verso il 1737 un numero sufficientemente importante di Amish si stabilì in America per fondare una congregazione nella Contea di Berks, in Pennsylvania.

 

Dopo la sconfitta di Napoleone, la crescita del nazionalismo e del militarismo prussiano spaventò gli Amish rimasti in Germania. Coloro che si erano rifugiati in Lorena ed a Montbéliard approfittarono solo minimamente delle conquiste fatte dalla Rivoluzione Francese. Partirono quindi in massa verso gli Stati Uniti dove si stabilirono verso la fine del 19esimo secolo. L’ultima comunità Amish in Alsazia sparì poco prima della Seconda Guerra Mondiale.

 

Dopo tre secoli di persecuzioni ed emigrazioni, oggi gli Amish hanno trovato negli Stati Uniti e nel Canada una completa libertà religiosa. Tutti gli Amish del Vecchio Ordine, circa 325'000 anime, vivono attualmente nell’America del Nord, principalmente in

Pennsylvania, nell’Ohio e nell’Indiana come pure nell’Ontario (Canada). Nel frattempo è possibile trovare delle comunità amish in 34 Stati degli USA.

 

Gli Amish vivono in questo mondo, ma non sono in questo mondo”. La parola biblica spiega la loro volontà indomita d’essere ed apparire differenti dagli altri. La Bibbia contiene numerosi passaggi che portano loro conforto nella propria attitudine: per

esempio I Giovanni 2 : 15 “Non amate il mondo, né le cose che sono nel mondo. Se qualcuno ama il mondo, l’amore del Padre non è con lui; giacché tutto quello che è nel mondo, l’avidità della carne, l’avidità dell’occhio e l’orgoglio della vita, non arrivano al Padre, ma vengono dal mondo. E il mondo passa. E la sua avidità pure, ma colui che fa la volontà di Dio vive in eterno”. Tutto il sentimento di modestia, di sottomissione, d’obbedienza, di non rivolta, d’accettazione del dolore, di rifiuto del mondo materiale implicato dalla Gelassenheit è contenuto in questo passaggio. La Gelassenheit è un modo d’essere e di vivere per tutti gli Amish che si rispettano.

 

Dal momento che si desidera vivere diversamente, è evidente che la prima differenza visibile a chiunque è simbolizzata dall’abbigliamento. Nero e di taglio severo per gli uomini, di colori vivaci ma uniformati per le ragazzine. Dai colori rigorosi per le madri di famiglia e le nonne, questo quello che può vedere un turista in visita ad una comunità amish al quale spicca chiaramente il contrasto con l’abbigliamento usuale degli americani.

 

Abbigliamento: segno di riconoscimento di una comunità che vive ancora secondo gli schemi del 17esimo secolo. La lettura letterale e quotidiana della Bibbia di Lutero,

dell’Ausbund (raccolta di canti), del Christenpflicht (raccolta di preghiere) e dello Specchio dei Martiri anabattisti permette agli Amish di trovare le risposte ai loro problemi. L’Ordnung, insieme alle regole scritte e quelle orali, organizza sia la vita religiosa, come quella sociale ed economica.

 

Rifiutando la società moderna dove l’uomo può facilmente perdere la propria anima, non possiedono automobili, men che meno la televisione ed usano il telefono con parsimonia (che, allorquando è autorizzato, si trova relegato in una capanna in fondo al giardino). Considerano la “velocità”, in tutti gli ambiti, come un nemico dell’uomo nella misura in cui esercita un deperimento dell’unità familiare, comunitaria e paesana. L’interpretazione della Bibbia, fa loro rifiutare qualsiasi educazione secondaria per i propri figli, troppa conoscenza è una sfida al Signore, un atto d’orgoglio. Solo le

conoscenze pratiche, la modestia, l’amore per il prossimo sono degni di


apprendimento. Gli Amish, non fanno del proselitismo e non giudicano gli Inglesi”, in altre parole i non Amish, fanno invece regolarmente ricorso alle loro conoscenze accademiche quando c’è bisogno di un medico, un dentista, un banchiere, ecc.

 

Nel one room school” (tutti gli allievi di otto classi nella stessa aula), vengono insegnati ai giovani Amish, in tedesco (Pennsylvania Dutch) ed in inglese l’umiltà, il rispetto del prossimo ed il sentimento di solidarietà che sono contrapposti all’individualismo ed al sentimento di competizione promossi nelle scuole americane.

 

Comparate alle nostre norme, il mondo amish sembra limitato. In effetti, i contrasti sono numerosi. Il pensiero e la cultura amish sono sottoposti al mondo della vita religiosa, di paese e familiare. Uomini e donne sono individualmente soggette al gruppo, al piano religioso, ma conservano un’indipendenza di spirito stupefacente negli affari civili.

 

Confrontati al turbinio del mondo ed allo sviluppo della tecnologia moderna, gli Amish pongono sempre delle buone domande: in qual misura questo o quello è veramente utile all’unità familiare ed a quello della comunità? In qual misura una nuova tecnologia può mettere in pericolo le tradizioni religiose? Le risposte che danno, spesso ci lasciano perplessi e ci fanno riflettere.

 

(Jacques Légeret è l’autore del libro “Una comunità fuori dal tempo” Claudiana Editrice, 2002, Torino, titolo originale “L’Enigme amish” (Ginevra 2000 e 2017) e del libro Quilt Amish et autres patchwoks mennonites”, edizione Labor et Fides, Ginevra, settembre 2001, e “Les Amish et leurs Quilts, passé-présent”, edizione Edisud, Aix-en- Provence, 2006, disponibile solo in francese).

 

per informazioni in merito alle sue esposizioni

www.quiltamish.com

 

 

 

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